DecodeUnicode

Prima di tutto do qualche premessa sull'argomento, con l'aiuto di Wikipedia e da Unicode.org:
Unicode è uno standard che attribuisce un numero univoco a ogni carattere, indipendentemente dalla piattaforma, dall'applicativo, dalla lingua. Ma fa anche dell'altro,
codificando i caratteri usati in quasi tutte le lingue vive e in alcune lingue morte, nonché simboli matematici e chimici, cartografici, l'alfabeto Braille, ideogrammi etc. L'ASCII, l'ISO/IEC 8859-1, e tutti le altre codifiche precedentemente in uso, non possedevano un numero di caratteri sufficienti per tutte le lingue e per le necessità di comunicazione in qualsiasi ambito disciplinare.
Per ciascuna esigenza, era necessario utilizzare una codifica apposita, molto spesso proprietaria. Attualmente lo standard Unicode non rappresenta ancora tutti i caratteri in uso nel mondo; essendo ancora in evoluzione, però, forse in futuro arriverà a coprire tutti i caratteri rappresentabili.

E fin qui niente di nuovo.
Il progetto che vi propongo oggi (ringrazio per la segnalazione
Lucio Passerini) è nato in Germania e più precisamente al dipartimento di Design dell'Università di Scienze Applicate a Magonza. DecodeUnicode vuole essere una piattaforma indipendente per la cultura tipografica digitale che è stata concepita e sviluppata sotto la guida del professore Johannes Bergerhausen in cooperazione con il designer Siri Poarangan. L'obiettivo principale è quello di creare una base di dati per un'approfondita ricerca tipografica e per facilitare un approccio semplice al mondo dei caratteri non solo per gli esperti del settore ma anche per tutti coloro che utilizzano quotidianamente un computer. Per questo motivo chiunque può liberamente uplodare e integrare le schede già presenti nel database del sito, fornendo notizie, informazioni di utilizzo e foto di ognuno dei 50.000 glifi che compongono il linguaggio Unicase.

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