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Cadena Black è veramente un bel carattere, cicciottello e sexy!

Qui, esempi di utilizzo
Qui, il sito ufficiale

p.s per chi non si fidasse io ho inviato il pagamento ieri a mezzanotte e alle 4 (in pieno sonno) già ero in possesso dell'opentype!

A lezioni di infografica

Ho recentemente letto la gran bella intervista (in facile spagnolo) a Javier Zarracina, esperto progettista di infografiche ora direttore del reparto grafico del Boston Globe.
Sono tanti e preziosi i consigli sul come reperire informazioni, come affrontare con efficacia e tempismo il lavoro di equipe, su come rendere chiaro e utile il grafico. Mi è piaciuto in particolare il passaggio in cui definisce la curiosità come dote fondamentale per un disegnatore di infografiche:

Para mí, la cualidad fundamental es la curiosidad y el afán por entender y explicar. Si somos capaces de apasionarnos por una noticia, es posible que transmitamos parte de nuestro interés al lector. Las habilidades técnicas o facilidad de dibujo son útiles, pero su dominio sólo es una cuestión de práctica

Traduco liberamente:
Per me la qualità fondamentale è la curiosità e lo sforzo per capire e spiegare. Se siamo capaci ad appasionarci alla notizia, allora è possibile trasmettere parte del nostro interesse al lettore. Le abilità tecniche o la facilità di disegno sono utili, però il loro pieno possesso è puramente questione di pratica.

Dall'intervista emerge il grande desiderio di Javier di insegnare condividendo le sue esperienze lavorative. Proprio per questo motivo possiede un sito personale ricchissimo di lavori, riflessioni e metodologie di progettazione. Non perdetevelo!

Text of Steve Jobs' Commencement address




Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie.

La prima storia è sull'unire i puntini
Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato?
E' cominciato tutto prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare fin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però quando arrivai io loro decisero all'ultimo minuto che avrebbero voluto adottare una bambina. Così quelli che poi sono diventati i miei genitori adottivi e che erano in lista d'attesa, ricevettero una chiamata nel bel mezzo della notte che gli diceva: "C'è un bambino, un maschietto, non previsto. Lo volete voi?" Loro risposero: "Certamente". Più tardi mia madre biologica scoprì che mia madre non si era mai laureata al college e che mio padre non aveva neanche finito il liceo. Rifiutò di firmare le ultime carte per l'adozione. Poi accetto di farlo, mesi dopo, solo quando i miei genitori adottivi promisero formalmente che un giorno io sarei andato al college.
Diciassette anni dopo andai al college. Ma ingenuamente ne scelsi uno altrettanto costoso di Stanford, e tutti i risparmi dei miei genitori finirono per pagarmi l'ammissione e i corsi. Dopo sei mesi, non riuscivo a vederci nessuna vera opportunità. Non avevo idea di quello che avrei voluto fare della mia vita e non vedevo come il college potesse aiutarmi a capirlo. Eppure ero là, che spendevo tutti quei soldi che i miei genitori avevano messo da parte lavorando per tutta la loro vita. Così decisi di mollare e avere fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Era molto difficile all'epoca, ma guardandomi indietro ritengo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell'attimo che mollai il college, potei anche smettere di seguire i corsi che non mi interessavano e cominciai invece a capitare nelle classi che trovavo più interessanti.
Non è stato tutto rose e fiori, però. Non avevo più una camera nel dormitorio, ed ero costretto a dormire sul pavimento delle camere dei miei amici. Guadagnavo soldi riportando al venditore le bottiglie di Coca cola vuote per avere i cinque centesimi di deposito e poter comprare da mangiare. Una volta la settimana, alla domenica sera, camminavo per sette miglia attraverso la città per avere finalmente un buon pasto al tempio Hare Krishna: l'unico della settimana. Ma tutto quel che ho trovato seguendo la mia curiosità e la mia intuizione è risultato essere senza prezzo, dopo. Vi faccio subito un esempio.
Il Reed College all'epoca offriva probabilmente la miglior formazione del Paese relativamente alla calligrafia. Attraverso tutto il campus ogni poster, ogni etichetta, ogni cartello era scritto a mano con calligrafie meravigliose. Dato che avevo mollato i corsi ufficiali, decisi che avrei seguito la classe di calligrafia per imparare a scrivere così. Fu lì che imparai dei caratteri serif e san serif, della differenza tra gli spazi che dividono le differenti combinazioni di lettere, di che cosa rende grande una stampa tipografica del testo. Fu meraviglioso, in un modo che la scienza non è in grado di offrire, perché era artistico, bello, storico e io ne fui assolutamente affascinato.
Nessuna di queste cose però aveva alcuna speranza di trovare una applicazione pratica nella mia vita. Ma poi, dieci anni dopo, quando ci trovammo a progettare il primo Macintosh, mi tornò tutto utile. E lo utilizzammo tutto per il Mac. E' stato il primo computer dotato di una meravigliosa capacità tipografica. Se non avessi mai lasciato il college e non avessi poi partecipato a quel singolo corso, il Mac non avrebbe probabilmente mai avuto la possibilità di gestire caratteri differenti o font spaziati in maniera proporzionale. E dato che Windows ha copiato il Mac, è probabile che non ci sarebbe stato nessun personal computer con quelle capacità. Se non avessi mollato il college, non sarei mai riuscito a frequentare quel corso di calligrafia e i persona computer potrebbero non avere quelle stupende capacità di tipografia che invece hanno. Certamente all'epoca in cui ero al college era impossibile unire i puntini guardando il futuro. Ma è diventato molto, molto chiaro dieci anni dopo, quando ho potuto guardare all'indietro.
Di nuovo, non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire. Dovete credere in qualcosa - il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita.

La mia seconda storia è a proposito dell'amore e della perdita
Sono stato fortunato: ho trovato molto presto che cosa amo fare nella mia vita. Woz e io abbiamo fondato Apple nel garage della casa dei miei genitori quando avevo appena 20 anni. Abbiamo lavorato duramente e in 10 anni Apple è cresciuta da un'azienda con noi due e un garage in una compagnia da due miliardi di dollari con oltre quattromila dipendenti. L'anno prima avevamo appena realizzato la nostra migliore creazione - il Macintosh - e io avevo appena compiuto 30 anni, e in quel momento sono stato licenziato. Come si fa a venir licenziati dall'azienda che hai creato? Beh, quando Apple era cresciuta avevamo assunto qualcuno che ritenevo avesse molto talento e capacità per guidare l'azienda insieme a me, e per il primo anno le cose sono andate molto bene. Ma poi le nostre visioni del futuro hanno cominciato a divergere e alla fine abbiamo avuto uno scontro. Quando questo successe, il Board dei direttori si schierò dalla sua parte. Quindi, a 30 anni io ero fuori. E in maniera plateale. Quello che era stato il principale scopo della mia vita adulta era andato e io ero devastato da questa cosa.
Non ho saputo davvero cosa fare per alcun imesi. Mi sentivo come se avessi tradito la generazione di imprenditori prima di me - come se avessi lasciato cadere la fiaccola che mi era stata passata. Incontrai David Packard e Bob Noyce e tentai di scusarmi per aver rovinato tutto così malamente. Era stato un fallimento pubblico e io presi anche in considerazione l'ipotesi di scappare via dalla Silicon Valley. Ma qualcosa lentamente cominciò a crescere in me: ancora amavo quello che avevo fatto. L'evolvere degli eventi con Apple non avevano cambiato di un bit questa cosa. Ero stato respinto, ma ero sempre innamorato. E per questo decisi di ricominciare da capo.
Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse succedere. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi liberò dagli impedimenti consentendomi di entrare in uno dei periodi più creatvi della mia vita.
Durante i cinque anni successivi fondai un'azienda chiamata NeXT e poi un'altra azienda, chiamata Pixar, e mi innamorai di una donna meravigliosa che sarebbe diventata mia moglie. Pixar si è rivelata in grado di creare il primo film in animazione digitale, Toy Story, e adesso è lo studio di animazione più di successo al mondo. In un significativo susseguirsi degli eventi, Apple ha comprato NeXT, io sono ritornato ad Apple e la tecnologia sviluppata da NeXT è nel cuore dell'attuale rinascimento di Apple. E Laurene e io abbiamo una meravigliosa famiglia.
Sono sicuro che niente di tutto questo sarebbe successo se non fossi stato licenziato da Apple. E' stata una medicina molto amara, ma ritengo che fosse necessaria per il paziente. Qualche volta la vita ti colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l'amore per quello che ho fatto. Dovete trovare quel che amate. E questo vale sia per il vostro lavoro che per i vostri affetti. Il vostro lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l'unico modo per essere realimente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro. E l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate.

La mia terza storia è a proposto della morte
Quando avevo 17 anni lessi una citazione che suonava più o meno così: "Se vivrai ogni giorno come se fosse l'ultimo, sicuramente una volta avrai ragione". Mi colpì molto e da allora, per gli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è "no" per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato.
Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose - tutte le aspettative di eternità, tutto l'orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire - semplicemente svaniscono di fronte all'idea della morte, lasciando solo quello che c'è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c'è ragione per non seguire il vostro cuore.
Più o meno un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto la scansione alle sette e mezzo del mattino e questa ha mostrato chiaramente un tumore nel mio pancreas. Non sapevo neanche che cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava di un cancro che era quasi sicuramente di tipo incurabile e che sarebbe stato meglio se avessi messo ordine nei miei affari (che è il codice dei dottori per dirti di prepararti a morire). Questo significa prepararsi a dire ai tuoi figli in pochi mesi tutto quello che pensavi avresti avuto ancora dieci anni di tempo per dirglielo. Questo significa essere sicuri che tutto sia stato organizzato in modo tale che per la tua famiglia sia il più semplice possibile. Questo significa prepararsi a dire i tuoi "addio".
Ho vissuto con il responso di quella diagnosi tutto il giorno. La sera tardi è arrivata la biopsia, cioè il risultato dell'analisi effettuata infilando un endoscopio giù per la mia gola, attraverso lo stomaco sino agli intestini per inserire un ago nel mio pancreas e catturare poche cellule del mio tumore. Ero sotto anestesia ma mia moglie - che era là - mi ha detto che quando i medici hanno visto le cellule sotto il microscopio hanno cominciato a gridare, perché è saltato fuori che si trattava di un cancro al pancreas molto raro e curabile con un intervento chirurgico. Ho fatto l'intervento chirurgico e adesso sto bene.
Questa è stata la volta in cui sono andato più vicino alla morte e spero che sia anche la più vicina per qualche decennio. Essendoci passato attraverso posso parlarvi adesso con un po' più di cognizione di causa di quando la morte era per me solo un concetto astratto e dirvi:
Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E anche che la morte è la destinazione ultima che tutti abbiamo in comune. Nessuno gli è mai sfuggito. Ed è così come deve essere, perché la Morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della Vita. E' l'agente di cambiamento della Vita. Spazza via il vecchio per far posto al nuovo. Adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo lontano diventerete gradualmente il vecchio e sarete spazzati via. Mi dispiace essere così drammatico ma è la pura verità.
Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
Quando ero un ragazzo c'era una incredibile rivista che si chiamava The Whole Earth Catalog, praticamente una delle bibbie della mia generazione. E' stata creata da Stewart Brand non molto lontano da qui, a Menlo Park, e Stewart ci ha messo dentro tutto il suo tocco poetico. E' stato alla fine degli anni Sessanta, prima dei personal computer e del desktop publishing, quando tutto era fato con macchine da scrivere, forbici e foto polaroid. E' stata una specie di Google in formato cartaceo tascabile, 35 anni prima che ci fosse Google: era idealistica e sconvolgente, traboccante di concetti chiari e fantastiche nozioni.
Stewart e il suo gruppo pubblicarono vari numeri di The Whole Earth Catalog e quando arrivarono alla fine del loro percorso, pubblicarono il numero finale. Era più o meno la metà degli anni Settanta e io avevo la vostra età. Nell'ultima pagina del numero finale c'era una fotografia di una strada di campagna di prima mattina, il tipo di strada dove potreste trovarvi a fare l'autostop se siete dei tipi abbastanza avventurosi. Sotto la foto c'erano le parole: "Stay Hungry. Stay Foolish.", siate affamati, siate folli. Era il loro messaggio di addio. Stay Hungry. Stay Foolish. Io me lo sono sempre augurato per me stesso. E adesso che vi laureate per cominciare una nuova vita, lo auguro a voi.
Stay Hungry. Stay Foolish.
Grazie a tutti.

oppure seguitelo su youtube
andren

Font dingbats gratuite

Mi sono imbattuto in una bella classifica di font dingbats (di disegni) gratuite.
Io mi sono subito scaricato le prime due della classifica (utilissime per chi disegna infografiche) e le sagome femminili (che servono sempre in tavole di architettura).

1. Geobats

2. Birds of a Feather


13. Chicas y Mujeres

Thanks to bittbox

A Letterpress Community



Briar Press è una comunità di stampatori, amanti del libro e simpatizzanti. La community ha come scopo primo la conservazione degli strumenti che hanno caratterizzato tutti i secoli di stampa a impressione e l'arte della stampa nel suo significato più sublime.
Il resto è tutto nel loro sito, ricco di ornamenti e lettere ornate ridisegnate da vecchi specimen, alcune persino gratuite (sezione Cuts & Caps), una lista di Private Presses, pagine gialle e tutto quello che può servire per iniziare un viaggio e un approfondimento in un ambito e un fenomeno non poi così limitato e circoscritto.

andren

Blue Note




Nel jazz e nel blues una blue note è una nota corrispondente a uno dei gradi III, V e VII della scala maggiore abbassati di un semitono e suonata o cantata in maniera leggermente calante (quindi in definitiva abbassati più di un semitono teorico).

Il significato dell'aggettivo inglese blue, è connesso all'associazione tra il colore blu e un senso di nostalgia e tristezza tipico della musica afro-americana, così com'essa era percepita dall'orecchio di uditori europei abituato alla dicotomia maggiore-minore.L'origine della blue note è da ricercarsi nelle scale non temperate utilizzate dagli schiavi afro americani (in particolare la scala pentatonica), che dettero origine alla scala blues.

Queste note, utilizzate tipicamente in una cornice armonica di accordi maggiori, creano quell'atmosfera di indefinitezza tonale caratteristica del blues e della musica folk americana e inglese.

La Blue Note Records è una casa editrice discografica statunitense, specializzata in edizioni jazz, fondata nel 1939 da Alfred Lion e James Wolff, che ne furono proprietari e direttori per molti anni. Per la Blue Note incisero quasi tutti i nomi più importanti della scena jazz e non solo, soprattutto nei decenni 1950 e 1960.

Nel 1956, fu assunto dalla Blue Note Reid Miles, un artista che lavorava per l'Esquire. Le copertine prodotte da Miles, che spesso ritraevano fotografie di musicisti in studio, fatte da Wolff, influenzarono fortemente il mondo del design grafico musicale, diventando vere e proprie icone. Durante il periodo di Miles, la Blue Note era conosciuta per il design stilizzato e inusuale delle copertine dei CD. La grafica usata da Miles si distingueva per la tinta in bianco e nero delle fotografie, l'uso di un solo colore e l'utilizzo di forme geometriche.

Nonostante i lavori di Miles fossero frequentemente associati all'etichetta e raggiungessero in fretta lo stato di icone, venendo spesso omaggiate), Miles non era propriamente un appassionato di jazz; La casa discografica gli regalava diverse dozzine di copie degli album sui quali lavorava, ma Miles ne regalava gran parte agli amici o li vendeva nei negozi di dischi dell'usato.


buona visione.
andren

Brochure della Citroën


Ogni tanto, da qualche angolo sperduto della rete, saltano fuori piccole raccolte di manifesti, copertine, insegne che sono delle perle per chi lavora nel mondo della grafica e della comunicazione. L'ultima in ordine cronologico che ho trovato è una collezione di brochure della Citroën dagli anni '50 agli anni '80. Semplici, eleganti e molto efficaci hanno secondo me molto da insegnare all'odierno mondo della grafica commerciale che spessocade sulla banalità dei messaggi e su un eccesso di decorazioni.

C'è anche la mitica Mehari, tanto desiderata da Fabio Alisei…ahahah

Via The SERIF

I migliori libri svizzeri


Theredbox at DesignTalks
11 marzo 2008/March 11th, 2008, h. 18.30
Scuola Politecnica di Design, Milano
Via Ventura 15

theredbox, studio di comunicazione visiva di Lugano, è protagonista del secondo incontro di DesignTalks, il ciclo di conferenze organizzato dalla Scuola Politecnica di Design di Milano. Alberto Bianda, uno dei due soci fondatori, sarà ospite in SPD martedì 11 marzo alle 18.30. L'incontro, aperto al pubblico, sarà introdotto da Silvia Sfligiotti.
theredbox è stata fondata nel 2001 da Alberto Bianda e Paolo Jannuzzi. Lavora principalmente per una committenza artistica e culturale e istituzionale, per la quale progetta libri, manifesti, allestimenti di mostre, sistemi di identità. Tra i loro clienti, la Galleria del Gottardo, Benetton, le case editrici Federico Motta, Contrasto, Gabriele Capelli, Charta. I progetti di theredbox hanno ricevuto numerosi premi, tra i quali quelli per i migliori libri svizzeri nel 2002, 2003 e 2005, e due premi internazionali per il miglior libro fotografico.

I prossimi ospiti di DesignTalks saranno: Ales Najbrt in collaborazione con SUPSI (SPD 8 aprile, Supsi 9 aprile), Erik Kessels (SPD 28 maggio) e Norm (SPD 5 giugno).

theredbox, the swiss graphic design studio from Lugano, will be the second guest in the DesignTalks lecture series, organised by Scuola Politecnica di Design, Milano. Alberto Bianda, one of the two founding partners, will speak at the SPD on Tuesday, March 11th at 18.30. The lecture is open to the public and will be introduced by Silvia Sfligiotti.

theredbox was founded in 2001 by Alberto Bianda and Paolo Jannuzzi. They work mainly for clients from the art and cultural fields, as well as public institutions, designing books, posters, exhibitions, identity systems. Amongst their clients, Galleria del Gottardo, Benetton, publishers such as Federico Motta, Contrasto, Gabriele Capelli, Charta. Their projects have received several awards, such as the Best swiss books in 2002, 2003 and 2005, and two international awards for the best photography book.

The next DesignTalks guests will be: Ales Najbrt in collaboration with Supsi, Lugano (SPD April 8th, Supsi April 9th), Erik Kessels (SPD May 28th) e Norm (SPD June 5th)

informazioni / information:
Scuola Politecnica di Design SPD
via Ventura 15, 20134 Milano
MM2 Lambrate; tram 33; bus 54, 75
T +39 02 21597590 F +39 02 21597613
www.scuoladesign.com

Ghosts

Nuovo lavoro di Trent Reznor, mente braccio voce e anima dei nin.
Segue l'onda del successo dei Radiohead, per le scelte di non avere etichetta, di lasciare scaricare una versione ridotta dell'album, possibilità di scaricare i file sorgenti.
Belle le grafiche.
Interessante anche la font custom NIN Ghosts in versione light e light caps.
Chi sa da dove proviene?
Intanto consiglio il download e l'ascolto.
yo



Ecco qui alcune applicazioni di un web kit allegato all'album
che altro?
buon pomeriggio
andren

Questo non c'entra…

…ma lo posto comunque:

Tgcom, febbraio da record: 151 milioni le pagine viste
Primato assoluto al Gossip
Un nuovo record è stato registrato dalla sezione Gossip che ha totalizzato 22.828.431 pagine viste. Bene anche le sezioni Mondo e Televisione che hanno registrato rispettivamente 1.146.381 e 1.557.865 utenti unici.

È vero che da alcuni giornalisti ci si può attendere di tutto, ma gioire perché i lettori preferiscono (e non di poco) due chiappe di Vip ai propri articoli, mi sembra assurdo…



(Si ringrazia Lola Ponce per questo post)