Eleftheros Tipos

In modo del tutto inaspettato scopro un nuovo progetto grafico per un quotidiano greco che non ha nulla da invidiare ai ben più celebri Guardian, Times e ai vari progetti di Cases. Si tratta della nuova uscita di Eleftheros Tipos, curata dallo studio InnovAtion. Tutto il progetto presenta dei punti qualitativi notevoli (griglia, tipografia, palette cromatica, fotografie) ma su tutti sono rimasto colpito dall'utilizzo aggressivo ma molto elegante delle infografiche.

Per vederlo meglio.
Per vederlo su YouTube.
Fonte e ulteriori informazioni.

E per finire, una pagina a caso…

MetroFonts & What typography is

Due segnalazioni veloci, prese da Designerblog:


Metro Fonts
Un elenco di caratteri tipografici utilizzati in segnaletiche per le metropolitane di tutto il mondo.




What typography is
Un breve ma simpatico filmato che rispiega una volta ancora cosa si intende per tipografia.

Renzo Piano in Bovisa

In attesa del giudizio di Dani Melesi sulla lezione di Renzo Piano tenuta nel prato ovale del campus Bovisa del Politecnico di Milano, ripercorro 4 punti affrontati dall'architetto genovese che ho trovato piuttosto interessanti (tratti dal blog di Leandro Agrò, leeander.com):

DALL’ANSIA DEL SOCIALE, ALLE TRAVI & LA POETICA
Renzo Piano è stato studente in un periodo tormentato da proteste, occupazioni e movimenti culturali. Lui lo descrive come un periodo di notti trascorse in Università -spesso dormendo come capitava- pur di discutere questa “Ansia del Sociale” che era tipica del momento storico.

Ma alle “teorie” discusse sino allo sfinimento la notte, corrispondeva poi un giorno fatto di TRAVI, PILASTRI, GIUNTI, MATERIALI, etc. Ovvero, alla parte umanistica e corrispondeva poi una parte tecnica profonda. Perché -come dice Renzo Piano- guai a sapere cosa fare e NON saperlo fare, oppure a saper fare delle cose che non sai PERCHE’ ha senso che siano fatte.

Deve essere chiaro che l’archittura non è solo tecnica più teoria, ma anche poetica. Ma di questa parte Renzo Piano NON vuole parlare assolutamente. Perché ritiene NON sia utile parlare ma -semmai- fare. Un pò come Kandinsky quando disse “io faccio molta teoria ma non ci penso mai quando dipingo“.

I MAESTRI
L’ha detto Renzo Piano: ”Io ho rubato tutta la vita“. I maestri sono fondamentali per apprendere e costruire ciò che si sarà, ma non per seguirli in accademie di pensiero uniforme, bensì per rapinarli e disobbedirli.
Un Renzo Piano pacato, inbiancato dall’età eppure “PUNK irrispettoso”, che incita a PRENDERE TUTTO dai maestri (tranne il portafoglio, ha precisato) NON PER COPIARLI, ma per rimasticarli, digerirli, contraddirli, disobbedire, reinventarli.

Pensandoci, le tre espressioni usate dal più noto architetto del Pianeta sono state: Rubate, non obbedite, Restituite. E su Restituite non ha fatto alcun approfondimento.

GLI ACCADEMICI
Renzo Piano scuote l’uditorio con questa espressione forte:”A noi tempi gli accademici li picchiavamo e li cacciavamo via! anzi, se qui c’è un accademico, che lo dica che…” (e fa il gesto di menar le mani, suscitando -data la sua pacatezza- l’ilarità degli ascoltatori).

Questa espressione che la dice tutta sull’uomo “Renzo Piano”. Una persona di idee e d’ azione. Uno non particolarmente adatto alle mediazioni, ma sopratutto uno che dell’accademia ha odiato la “soluzione pronta all’uso”, la “ricetta buona per tutte le occasioni” e il “ripararsi sotto la gonna delle idee comuni dell’accademia”. Perché “ricorrere al modello come soluzione NON HA SENSO“.

LA POLITICA
Politica -dice Renzo Piano- viene da Polis e rimanda all’arte di costruire le città. La politica è “costuire le città” e quindi è probabilmente il più bel mestiere della Terra. D’altro canto, se pensate all’architettura delle grandi Chiese, dei grandi palazzi, questa è certamente una architettura che -se anche fosse solo gesto tecnico- ha un impatto sulla Città e dunque sul sociale, e dunque architettura e politica hanno un legame.

E poi ha cambiato registro e -testuali parole- ha detto:”Questo è un Paese dove VERGOGNOSAMENTE non si fanno i concorsi“. D’altro canto, un politico che indice un concorso perde il controllo dell’opera e del lavoro assegnato, consegnando tutto al TALENTO. Infatti, la FORZA DI AVER VINTO UN CONCORSO rende liberi e fa si che si possa davvero impremere la propria impronta sull’edificio o l’opera da realizzare.
Diverso è l’accettare un incarico SENZA un concorso: SI è due volte schiavi, sia nel riuscire ad esprimere appieno la propria progettualità che nel dover essere eternamente grati a chi ha concesso l’incarico in via personale non direttamente collegata a meriti acquisiti sul campo.

Mike Perry

Bellissimo il portfolio del giovane illustratore americano Mike Perry. Molti dei suoi lavori ruotano attorno al disegno di lettere e all'invenzioni di nuovi alfabeto molto divertenti. Un esempio è la collezione "la città dell'alfabeto", o Alphabet Town, di cui questa G fa parte.
Scaricate anche il pdf con una selezione dei suoi lavori (secondo me non sono tutti i migliori!).

Sì, sono malato…

Sopra il carattere tipografico Value Pack realizzato da Robert Bolesta con carne tritata. Sotto dei cespugli tipografici in un cortile di una chiesa in Nuova Zelanda. I geni che l'hanno pensata sono quelli dello studio DesignLand.

I 3 workshop parmensi: dettagli

Albert Pinngera
Facciamo un font
Alberti Pinggera fa un font - dal disegno con la matita ad outline, spaziatura, Open-Type Features e interpolazioni. I partecipanti possono seguire il lavoro di Albert o creare un proprio font. Sarà l'occasione per portare disegni o schizzi che poi vengono discussi e digitalizzati con il programma FontLab. Il font così creato sarà pronto per essere usato. I partecipanti dovrebbero avere conoscenze di base della tipografia.

Giovanni De Faccio
Worhshop di calligrafia
La conoscenza della calligrafia e la padronanza di utilizzo della tipografia che da essa deriva può essere strumento progetuale.
La calligrafia è una forma di espressione individuale e insieme un mezzo per raggiungere una maggiore consapevolezza di utilizzo dei significati formali del linguaggio, siano essi rappresentati in maniera tradizionale o gestiti attraverso un computer.

Luciano Perondi
Scritture inventate: la tipografia è un punto di vista
L'esercitazione di dividerà in tre fasi:
1) produzione di una serie di tratti ritmici;
2) identificazione delle combinazioni più coerenti e loro riproduzione e affinamento (fino ad ottenere un insieme di glifi omogenei);
3)combinazione dei glifi in strutture più complesse.

L'esercitazione parte dal metodo di Martin Andersch.

Questo è tutto.

Parma: 3 workshop di tipografia

Come già accennato nel post precedente, sabato ho partecipato al convegno promosso dall'Aiap sul tema «Il disegno digitale dei caratteri classici».
Il prossimo appuntamento a cui vorrei partecipare si svolge sempre a Parma in due giorni: il 29/30 giugno.
Nel primo, dopo la presentazione del nuovo numero di Progetto Grafico (il numero 10), verrà proposta una visita al museo Bodoniano e un giro della città di Parma alla ricerca di tipografie esposte. Sabato 30 invece prederanno vita tre diversi workshop tipografici guidati rispettivamente da Luciano Perondi, Giovanni De Faccio e Albert Pinggera.

A breve vi fornirò ulteriori dettagli dei tre diversi laboratori, intanto vi preannuncio che il costo della giornata sarà di 130 euro (90 per studenti e soci Aiap).

Concorso di tipografia della Stamperia Artistica

Ero già a conoscenza, grazie a ScattoDesign, del concorso indetto dalla Stamperia Artistica Nazionale per la progettazione di un carattere tipografico. Sabato però, al convegno organizzato dall'Aiap, ho ricevuto l'assicurazione da parte di Piero De Macchi che questo concorso non sarà diretto solamente a studenti e giovani piemontesi ma che verrà allargato a tutto il resto d'Italia. In effetti sarebbe veramente un peccato che un'occasione così rara per giovani tipografi , fosse indirizzata solamente ad una piccola cerchia di partecipanti.
Comunque, in attesa di ulteriori conferme, vi rimando al bando di concorso.

Cabspotting: la rete di Taxi a S.Francisco

Ogni tanto provo a ipotizzare quanti kilometri percorre Gattuso durante una partita del Milan e quale traettoria ne scaturirebbe. Oppure mi immagino un immensa infografica in cui riporto tutti gli spostamenti in macchina che ho fatto nell'ultimo periodo sulla linea Novate-Milano-Treviglio. Tutto ciò solo per presentarvi un progetto che ha preso sul serio queste mie fantasticherie da grafico: Cabspotting, tutti gli spostamenti nelle ultime quattro ore dei taxi di San Francisco tenuti sotto controllo e mappati attraverso i navigatori Gprs. Ne scaturisce una cartina sempre in continuo divenire che oltre ad essere molto affascinante esteticamente fornisce anche una lettura della città non banale: i luoghi più vivi, le vie più frequentate, gli spostamenti più rilevanti, la struttura urbanistica della città emergono in modo evidente già a prima vista e possono essere monitorati nel tempo.

Milano Centrale-Zurigo Hb

Sempre dal sito dell'Aiap vengo a conoscenza di un'altra occasione imperdibile per gli amanti della grafica: arriva a Milano la mostra Milano Centrale-Zurigo Hb, nella quale vengono esposti tentissimi lavori, sopratutto manifesti realizzati da grafici svizzeri che hanno lavorato a Milano dal Dopoguerra agli anni '70.

La mostra è rimasta esposta per qualche mese al Museum für Gestaltung di Zurigo e approda ora nel capoluogo lombardo presso la sede del Centro Culturale Svizzero a Milano.

I designer in mostra: il grandissimo Walter Ballmer, Erberto Carboni, Enrico Ciuti, Silvio Coppola, Mario Cresci, Michael Engelmann, Georg Erhardt, Gerhard Forster, Salvatore Gregorietti, Franco Grignani, Max Huber, Felix Humm, Giancarlo Iliprandi, Anna Monika Jost, Lora Lamm, René Martinelli, Bruno Monguzzi, Remo Muratore, Marcello Zizzoli, Bob Noorda, Giovanni Pintori, Albe Steiner, Armando Testa, Pino Tovaglia, Luigi Veronesi, Carlo Vivarelli, Heinz Waibl.

Per informazioni e immagini:
ISR - Centro Culturale Svizzero di Milano
Via del Vecchio Politecnico 3
(piazza Cavour), Milano
tel. +39 02 76
milano@istitutosvizzero.it

Orari apertura:
lunedì-venerdì 11-17; sabato 14 18.
Ingresso libero, chiuso domenica e festivi

Il disegno digitale dei caratteri classici

Energio mi segnala un bell'appuntamento per il weekend. A Parma, sabato 19 maggio 2007 ci sarà un convegno promosso da Aiap dal titolo "Il disegno digitale dei caratteri classici".

Il convegno è gratuito e vedrà la partecipazione di James Clough, Giovanni Lussu e Piero De Macchi.

Interessante anche il fatto che
il convegno fa parte di una iniziativa
che avrà seguito il 29 e 30 giugno 2007, in collaborazione con typevents, con una visita al museo bodoniano, una passeggiata tipografica per parma e tre laboratori tipografici nella biblioteca palatina (condotti da Giovanni de Faccio,
Luciano Perondi e Albert Pinggera).

Qui la brochure in pdf.

Nella giungla della rete…

…Juanita mi segnala uno Zoo fatto interamente da Bembo!

Capolettera nell'era digitale

Su portale di Progetto EXP è già consultabile la tesi di laurea di Andren: A Digital Remake. Lo scopo del progetto è far rivivere i bellissimi capolettera che venivano utilizzati all'inizio di un testo, sfruttando a pieno le possibilità di automazione e di logica random dei computer.

Tutto il materiale della tesi è liberamente consultabile (parte è stata già tradotta in inglese) e anche il codice che genera in automatico i capolettera digitali è open source.
Molto interessante!

Infografica nucleare e concorso bomba

Due segnalazioni al volo:

La prima:
Infografica funky via LS graphic design e Designerblog.

La seconda:
Un concorso con le contropalle: Muji Award. 20.000 dollari al vincitore, modellino o prototipo richiesto, scadenza 31 luglio 2007. Via Lieve.

Underware (II)

Uno dei miei primi post, addirittura dell'anno scorso, era dedicato agli Underware. È giunto il momento di dare ancora spazio a questi grandi protagonisti della tipografia contemporanea. Sto iniziando a disegnare a mano il mio primo carattere, e un po' spaesato mi sono affidato ad un loro piccolo manualetto, schizzato a mano, che fornisce le linee guida fondamentali in materia. Qui (in inglese).
Unostiposduros riprende queste regole basi e le inserisce in un discorso più ampio. Qui (in spagnolo).

Microtyp.org

Non capisco bene cosa sia, un portfolio suppongo…
Comunque sia, la modalità di navigazione e la qualità dei libri fotografati meritano un'attenta visita! Qui.

Realizzare sondaggi in stile "web 2.0"

The form assembley offre proprio un bel servizio, pienamente in linea con la filosofia web 2.0 che ti permette di realizzare formulari o sondaggi in maniera facile, veloce e personalizzabile. L'offerta è rivolta sia ad aziende o web-master (in questo caso è a pagamento) sia a normali utenti web (la versione gratuita ha meno funzioni ma è tuttavia molto utile). Non bisogna conoscere l'Html e non ci vogliono particolari conoscenze tecniche, il risultato del sondaggio verrà poi fornito via mail o attraverso grafici e statistiche che si aggiornano all'istante.

Olaf von Bohr a Milano

AGGIORNAMENTO: ho caricato delle foto della mostra su Flickr.

Kika von Bohr scrive:
"Olaf von Bohr con i suoi progetti dal design pulito per Kartell Valenti e Gedy è presente in gran parte delle case italiane e chi non ha notato le sue sedie Isis davanti al pub o al caffé?
Oggetti belli e familiari di cui spesso ignoriamo l’autore che non ha mai amato la pubblicità.
La mostra organizzata presso il Forum Austriaco di Cultura di Milano si inaugura il 18 aprile ed è un’occasione per conoscere meglio questo artista figlio di artisti, innamorato della funzionalità nel design e formatosi negli anni cinquanta alla grande scuola di Giò Ponti"

Olaf von Bohr: design di pura funzione
Mostra antologica a cura di Elisabeth von Bohr e Paolo Luppino
19 – 26 aprile 2007

Forum Austriaco di Cultura
Piazza del Liberty 8, Milano
Orari: dal lunedì al venerdì ore 9:30 - 16:30
Inaugurazione: mercoledì 18 aprile 2007, ore 18,30.

Ingresso libero

Carico sul mio spazio box.net un ulteriore comunicato stampa, una biografia e un pdf con tutti i riconoscimenti.