Blue Note




Nel jazz e nel blues una blue note è una nota corrispondente a uno dei gradi III, V e VII della scala maggiore abbassati di un semitono e suonata o cantata in maniera leggermente calante (quindi in definitiva abbassati più di un semitono teorico).

Il significato dell'aggettivo inglese blue, è connesso all'associazione tra il colore blu e un senso di nostalgia e tristezza tipico della musica afro-americana, così com'essa era percepita dall'orecchio di uditori europei abituato alla dicotomia maggiore-minore.L'origine della blue note è da ricercarsi nelle scale non temperate utilizzate dagli schiavi afro americani (in particolare la scala pentatonica), che dettero origine alla scala blues.

Queste note, utilizzate tipicamente in una cornice armonica di accordi maggiori, creano quell'atmosfera di indefinitezza tonale caratteristica del blues e della musica folk americana e inglese.

La Blue Note Records è una casa editrice discografica statunitense, specializzata in edizioni jazz, fondata nel 1939 da Alfred Lion e James Wolff, che ne furono proprietari e direttori per molti anni. Per la Blue Note incisero quasi tutti i nomi più importanti della scena jazz e non solo, soprattutto nei decenni 1950 e 1960.

Nel 1956, fu assunto dalla Blue Note Reid Miles, un artista che lavorava per l'Esquire. Le copertine prodotte da Miles, che spesso ritraevano fotografie di musicisti in studio, fatte da Wolff, influenzarono fortemente il mondo del design grafico musicale, diventando vere e proprie icone. Durante il periodo di Miles, la Blue Note era conosciuta per il design stilizzato e inusuale delle copertine dei CD. La grafica usata da Miles si distingueva per la tinta in bianco e nero delle fotografie, l'uso di un solo colore e l'utilizzo di forme geometriche.

Nonostante i lavori di Miles fossero frequentemente associati all'etichetta e raggiungessero in fretta lo stato di icone, venendo spesso omaggiate), Miles non era propriamente un appassionato di jazz; La casa discografica gli regalava diverse dozzine di copie degli album sui quali lavorava, ma Miles ne regalava gran parte agli amici o li vendeva nei negozi di dischi dell'usato.


buona visione.
andren

Nessun commento: