Roger Excoffon secondo Gerard Unger

Massimo Colasurdo, fido compagno durante il corso serale di tipografia alla scuola Bauer, mi ha mandato recentemente un suo esercizio di traduzione dal francese. Il testo è tratto da un intervento di Gerard Unger in occasione di una conferenza ATypI organizzata in suolo francese da Jean-François Porchez. La parte che più mi ha interessato sono i paragrafi dedicati a un grande tipografo e calligrafo francese dell'ultimo secolo: Roger Excoffon.

Eccone alcuni passaggi:

Dovevo vedere ancora molto. Durante quegli anni, in ogni città dove ci siamo fermati, ho osservato sulle insegne, le vetrine e le serrande dei panettieri, delle drogherie e dei macellai dei caratteri che poi avrei identificato come il Mistral, lo Choc e il Banco e occasionalmente il Calypso. Tutti questi caratteri erano stati ideati da Roger Excoffon che, più di chiunque altro designer del mondo occidentale, è riuscito a influenzare nei decenni l’immagine di un paese intero. Si potrebbe dire che fu, in quel periodo, “il responsabile” dell’identità visiva della Francia. In Inghilterra una posizione simile l’ha potuta mantenere Eric Gill con il suo Gill sans. Per i francesi, i caratteri di Roger Excoffon sono elementi della quotidianità non molto eccitanti, ma nemmeno noiosi.
[…]

Roger Excoffon è stato influente in maniera diretta sul mio lavoro con il carattere Vendôme (Excoffon assistito da François Ganeau). Per le sue caratteristiche il Vendôme è estremamente francese: una specie d’equivalente tipografico dei gesti che fanno quando discutono, una sorta d’aglio con il suo odore e altre spezie che mettono in cucina…Questo mi ha dimostrato che si può creare qualcosa che dura nel tempo, dal momento che i dettagli ottenuti aggiunti ai segni s’imprimono al canone convenzionale, proprio come il Vendôme. In questo modo si vengono a creare caratteri che sono popolari e controversi. Vendôme rappresenta per me lo standard francese, l’antitesi della visione di Stanley Morison apportata nel suo First principles of Typography : “un bravo designer di caratteri sa che, perchè un carattere sia ben riuscito, esso deve essere così perfetto che solo pochi possano percepire la sua novità.”
Questa opinione contraddittoria l’ha reso per me ancora più attraente. Così quando ho iniziato a lavorare al mio carattere Swift, il mio cuore pendeva verso la parte francese. Si percepivano immediatamente le novità del Vendôme, più ancora del Mistral e dello Choc. Si ritrovano tracce di Vendôme come pure tracce del Trump Mediäval di Georg Trump nel mio Swift. Ho fatto uso delle grazie strette del Vendôme e dell’Antique Olive (sempre di Excoffon) per comporre titoli nelle riviste olandesi, soprattutto perché la lingua olandese prende molto più spazio dell’inglese. Utilizzando questa serie ho ridotto la gabbia dei titoli. Anche l’eccezionale leggibilità, soprattutto nei corpi piccoli dell’ Antique Olive mi ha colpito e intrigato.
Penso che lo stato attuale del design di caratteri internazionale rinforzi la perspicacia del lavoro di Roger Excoffon. Negli ultimi quindici anni circa, dopo l’introduzione dei Mac e dei PC, il type-design è stato messo a soqquadro. Benché si scriverà molto di più sull’argomento, in questa sede mi limito a menzionare due conseguenze: la creazione dei caratteri e la tipografia sperimentale da una parte e la facilità con cui si rinnovano le creazioni del passato dall’altra. La necessità di produrre dei revival si è trasformata in moda e si fanno uso di tutti gli specimen di caratteri disponibili per appropriarsi, aggiungendo degli elementi di novità, dei caratteri di designer originali come Oz Cooper e Roger Excoffon. L’aggiunta di nuove minuscole alle maiuscole esistenti create da Excoffon nel carattere Banco non rappresentano un miglioramento interessante.
Al contrario sono sorte idee molto esotiche e sperimentali. La leggibilità è stata messa al bando, ha preso forma una visione fuori norma della tipografia che ha provato ad esaudire le richieste di gruppi di lettori particolari, rendendo moda i capricci personali.
Tra queste due tendenze c’è una direzione che ha bisogno di sviluppi innovatori ed essenziali: come i nuovi caratteri destinati alla comunicazione di massa, per i giornali, le riviste o gli schermi del futuro prossimo. Queste creazioni dovranno essere sufficientemente originali per attirare l’attenzione e dovranno diventare subito popolari senza perdere la loro freschezza.
Così pure sono state le qualità del Vendôme o dell’Antique Olive. Queste creazioni sono necessarie per gli schermi-affissi, appena quest’ultimi saranno pronti per risoluzioni maggiori rispetto a quelle d’oggi cosicché i caratteri possano mostrare la loro qualità nei corpi piccoli.
Qui l'intero volume (in francese) curato da Jean-François Porchez.
Allego inoltre l'intera traduzione di Massimo dell'intervento di Unger:
(Rimango a disposizione degli aventi diritto per una eventuale citazione o rimozione dei brani coperti da diritto d'autore)




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